Pavarotti aveva dato precise disposizioni per il proprio funerale: voleva che la bara fosse di acero e voleva essere vestito con gli abiti di scena indossati negli ultimi concerti. Così Gianni Gibellini, incaricato di organizzare l'ultimo saluto al grande tenore, ha pensato bene di avvalersi della professionalità di chi rappresenta il meglio del comparto produttivo italiano.
Il cofano funebre è stato realizzato su disegno di Marco Ghirardotti dallo staff della Lombarda Lavorazione Legno srl , che, seguendo le indicazioni della famiglia del Maestro, ha utilizzato per il feretro legno masselo di Acero da 60 mm, successivamente sbiancato e con finitura di tipo "poro aperto", ed è stato chiamto modello Turandot.
Liscia ed in forma ottagonale, richiama esternamente i contorni di un diamante. Il rivestimento interno realizzato appositamente in velluto Visconti di Modrone color "rosso teatro", è stato eseguito dalla GFM Imbottiture, mentre alla Zorsol si deve il sistema refrigerante a piastre utilizzato per la conservazione temporanea della salma.
Gli accessori esterni in ottone quali croce, maniglie, targhetta e viti di chiusura, sono stati appositamente trattati con un bagno di cromatura a galvanica al nichel.